Il Bloomsbury Group


I primi anni del ‘900 sono anni di transizione.
La nuova generazione sente la necessità di rivoluzionare il pensiero bigotto, figlio della morale vittoriana, molto diffuso all’epoca. E’ dunque naturale che gli intellettuali dell’epoca, più o meno giovani, si riunissero per discutere dei problemi attuali, fossero essi di natura sociale, economica o artistica.
All’interno di questo contesto si inserisce la nascita del Bloomsbury Group, uno dei maggiori circoli sociali del primo Novecento.

Virginia e il Bloomsbury Group
Il circolo nasce per rispondere alla necessità di un cambiamento sociale e culturale in un momento storico in cui nuove teorie scientifiche, politiche e morali si formano sempre con maggior frequenza e che impongono il superamento delle costrizioni che la cultura vittoriana aveva imposto in ogni frangente della società.

Il Bloomsbury Group si configura come un circolo liberale e anticonformista in ogni suo aspetto.
Esso è, infatti, intollerante alla monarchia e a ogni forma di discriminazione sessuale, in campo politico, morale e religioso.
Alcune tra le sue caratteristiche principali sono:
·       L’intolleranza nei confronti della monarchia,
·       L’ateismo,
·       L’avversione a ogni discriminazione legata al sesso o alle inclinazioni sessuali.

Le riunioni iniziano attorno al 1907, nel quartiere che darà poi il nome al gruppo. Più specificatamente questi intellettuali si ritrovano su a Gordon Square, proprio a casa di Virginia Woolf e del marito.

Durante gli incontri del Bloomsbury Group non viene tralasciato alcun argomento di discussione, partendo dalla politica, per arrivare alla letteratura, senza dimenticare di toccare argomenti di natura economica o etica.
Il campo della letteratura viene per la maggior parte discusso da aderenti come Virginia Woolf e Forster. 

Il gruppo negli anni è stato criticato e definito eccessivamente libertino in quanto i legami interpersonali stretti al suo interno sono spesso stati
Il gruppo inizia a disintegrarsi negli anni trenta, con la morte di molti tra i suoi membri. Sarà però il suicidio di Virginia Woolf, avvenuto la decade successiva, a determinarne lo scioglimento definitivo.

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